lunedì 22 dicembre 2014

Un goloso addio al nubilato... Una fantastica torta senza glutine

Un goloso addio nubilato con torta gluten free

Fremevano i preparativi per l'organizzazione dell'addio al nubilato di una cara amica, che però si è resa disponibile all'ultimo momento, ad una settimana dal matrimonio:  essendo periodo estivo eravamo tutte in ferie, chi prima chi dopo. Così ci siamo divise un po' i compiti:  la sposina voleva essere festeggiata come si deve ma noi... Idee zero. Nessuna voglia di fare cose troppo da teen-agers! A me il compito più facile, la scelta della torta (visto che ero in vacanza) ; alle altre la scelta della location (veramente difficile).
Decidiamo per una torta al pan di Spagna panna e fragole ovviamente senza glutine ordinata dalla Gelateria Iglu (http://www.gelateriaiglu.it/iglu/home.html): sopra la foto (cialda sg) di un maschione come si deve (Sergio Muniz a petto nudo) e la scritta: "sei proprio sicura?".  La scelta del locale va un po' per le lunghe, a Bologna ci sono posti molto frequentati ma fighetti ed altri invece molto tranquilli. Su indicazione di un amico si decide per il locale Lambrusco, Tigelle & Crescentine (https://www.facebook.com/LambruscoCrescentineTigelle) . Appena l'ho saputo nella mia testa è balenata una nuvoletta con la scritta "so già che non mangerò un bel niente". Avevo dato comunque ampia disponibilità (pensando ahaah... mal che vada mi faccio fuori tutta torta). Mi hanno detto di chiamare Alberto, che gestisce il locale, e mi sarei messa d'accordo con lui per decidere cosa poter mangiare. Come sempre la mia preoccupazione maggiore è evitare qualsiasi possibile contaminazione. Abbiamo concordato per me una bella insalatona con zucchine e pollo alla griglia (cotti su una griglia  pulita apposta) e poi un taglierino tutto per me con prosciutto crudo e una caciottina. Ottimo e abbondante. Prese da casa le streghe di Paggio Simone (una droga).
La serata arriva in un baleno e non siamo riuscite nemmeno ad organizzarci. Andiamo a prendere la sposina tutta emozionata, qualche scherzo in macchina facendo finta di portarla chissà dove e poi arriviamo al locale. È pieno, tavoli grandi di amici e compagnie. Ottimo, l'ideale per festeggiare. Facciamo bere la sposina ed il gioco è fatto (niente lambrusco, non gradiamo molto, ma ottimo vino bianco). Eravamo giusto rimaste d'accordo di prendere un po' di vestiti di carnevale da farle indossare e qualche cartello tipo:  "cercasi stallone per ultima notte da single, domani mi sposo". Povera, ha dovuto girare con delle robe indescrivibili addosso, chiacchierando con i vari commensali. Le abbiamo fatto indossare anche una magliettina con scritto "il marito l'ho trovato" e dietro "ora cercasi amante". Beh diciamo che abbiamo animato il locale, sperando di non aver fatto troppe figuracce considerato il vino che abbiamo bevuto... Il resto della serata non si può raccontare, devo rispettare il patto di riservatezza che abbiamo sottoscritto. La cosa che mi ha fatto più pensare è che nonostante fossi in un locale non certificato per il senza glutine e che io non abbia potuto mangiare tigelle e  crescentine, ho trascorso una serata bellissima dimenticandomi davvero per qualche ora di essere la celiaca del gruppo... Dovrebbe essere sempre così. Buona serata.



 

sabato 8 novembre 2014

Un altro weekend a Riccione senza glutine ...è finita l'estate

Si torna in campeggio a Riccione senza glutine...

Ormai Riccione sta diventando una tappa fissa per le nostre fughe dalla città. Approfittiamo di un paio di giorni di ferie a settembre per tornare in riviera romagnola per un ultimo assaggio dell'estate, ormai giunta a termine. Partiamo in mattinata e decidiamo di fare una capatina a Rimini. Un caffè ed una bella passeggiata sul lungomare fino al porto ed alla ruota panoramica (saranno stati almeno due/tre chilometri ma era una bella giornata e si camminava volentieri). Poi, arrivato un certo languorino, decidiamo di avvicinarci a Riccione, lasciamo i bagagli al campeggio e decidiamo di regalarci una bella mangiatina di pesce : così ci dirigiamo senza dubbi verso il Ristorante i due Fratelli sulle colline di Misanohttp://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g635623-d3773752-Reviews-I_Due_Fratelli-Misano_Adriatico_Province_of_Rimini_Emilia_Romagna.html) . Prendiamo un bel piatto di tagliolini allo scoglio a testa (i miei senza glutine) ed una porzione in due di fritto misto di pesce (ottimo). Tutti contenti ed a pancia piena rientriamo al campeggio, prendiamo le biciclette e decidiamo di fare un giro a Riccione per negozi. Non c'è ancora tanta gente ed è sempre bella. Gironzoliamo un po' e poi rientriamo. È venerdì sera ed approfittiamo di un coupon che avevo acquistato su internet, per una cena per due presso l'hotel Ambasciatori a Riccione Terme (http://www.ambasciatorihotel.net/). Partiamo dal campeggio  con la ns. bicicletta che parcheggiamo  lungo la pedonale fronte mare. L'hotel è molto bello, entriamo e ci fanno accomodare in una grande sala, ben arredata. Mi spiegano che hanno possibilità di fare cucina senza glutine evitando contaminazioni sfruttando una parte separata della cucina. Possiamo approfittare del buffet (per me solo insalata mista - mi preparo comunque un bel piattino) mentre il Golosone si può scatenare. Poi tra le tre alternative decido di prendere un piatto di pasta con verdure (senza glutine) e una tagliata di manzo. Dolci a buffet, per me frutta o fior di latte. Tutto sommato la cena è andata bene, anche se avevamo  maggiori aspettative per quanto concerne il gusto dei piatti, non ci hanno particolarmente impressionato. In ogni modo siamo stati bene. Molto carino il fatto che il caffè sia servito a bordo piscina,  di atmosfera. Pienissimi decidiamo di continuare il giro in bici per smaltire e ci allunghiamo fino al locale sul mare Akuna Matata. Fa veramente freddo e forse per questo non c'è tanta gente... Decidiamo di tornare indietro e di fermarci a bere qualcosa presso il locale Bevabbè (http://www.bevabbe.com/ ) molto carino.  Peraltro ho potuto assaggiare un cocktail a base di Rum molto buono (non ricordo il nome). Il giorno dopo partiamo verso San Marino: ho vinto con RadioGamma un ingresso per due persone al Parco Avventura e vista la bella giornata vogliamo approfittarne. Ci svegliamo abbastanza presto e così decidiamo di fare prima un giretto in paese. Ci sono abbastanza turisti, tutti dell'Europa dell'est (russi in prevalenza, ma anche polacchi). Molti negozi espongono anche cartelli in russo: i tempi sono proprio cambiati dagli anni '80 quando era pieno di tedeschi. Il Curiosone si fa tentare da un negozio di profumi a buon prezzo. Ci sono tanti altri negozi con articoli di pelletteria, ma i prezzi sono comunque alti. Trascorsa un'oretta decidiamo di dirigerci verso il Parco avventura (http://www.sanmarinoadventures.sm/). Avremmo fatto meglio a fermarci a mangiare qualcosa per strada o a cercare un posticino perché una volta arrivati ci siamo accorti che c'era solo un piccolo baretto con qualche piadina e bibite. Pazienza, per me crackers di salvataggio portati da casa  e poi, dopo aver lasciato obbligatoriamente la carta d'identità passiamo all'imbrago. Per noi è una novità, così partiamo dai percorsi più facili per poi man mano incrementare difficoltà e altezza. Unico piccolo particolare il Curiosone soffre di vertigini... Così piccolo momento di panico quando ci ritroviamo appesi ad un albero con una piccola parete  da scalare per proseguire nel percorso. Per fortuna qualcuno dello staff interviene per alcune dritte e così lanciandosi appeso alla fune stile Tarzan riesce a raggiungere la postazione successiva. Io un po' intimorita riesco a procedere con la scalata, anche se molto provata sia dalla tensione sia dall'altezza, ed inizio ad accusare anche io: dopo un altro paio di percorsi decidiamo di porre fine a questa avventura, il mare ci attende. Purtroppo però dallo staff non ci ricordano della mia cartaa d'identità e tra l'imbrago, gli zainetti e altro la dimentico li... La peggiore cosa che potessi fare, soprattutto perché me ne sono accorta unicamente la sera dopo, di rientro a Bologna (la carta è stata lì oltre un mese). Telefonando mi hanno detto che hanno circa una quarantina di documenti di identità da gestire e questo mi fa un po' pensare. Inoltre la soluzione più comoda che ho trovato è quella di interessare un amico che fa il corriere, ma anche lui ha trovato molte difficoltà nell'accordarsi per il ritiro. Il parco è carino, ma la gestione lascia davvero a desiderare. Rientrando lungo la strada principale scorgo una insegna e impongo all'Autista un pit-stop: il mio stomaco brontolava e mi pareva un miraggio. In effetti è il negozio/laboratorio Alilab (http://www.ali-lab.com/) , un locale molto carino che produce tanti alimenti senza glutine. In particolare ho potuto mangiare un ottimo calzone mozzarella e pomodoro (scaldandolo in un fornetto micro messo apposta per i clienti) ed un buonissimo muffin al cioccolato. Il tutto al modico prezzo di 6.50 euro se non ricordo male. I prodotti sono molto buoni, peccato che trattandosi di San Marino i buoni Ssn non possano essere accettati. Dopo questa pausa golosa... via verso il mare. Ci cambiamo al volo, prendiamo le bici e ci dirigiamo verso la spiaggia libera di Riccione di fronte ai camping.  Per la cena rientrando abbiamo pensato di organizzarci per una grigliata. Abbiamo comprato un po' di ciccia e verdure alla Coop fermandoci lungo la strada; con noi avevamo già un piccolo kit per griglia e la carbonella. Ci siamo così messi all'opera con un piccolo aiuto dei vicini di campeggio (chi con una bomboletta a gas x accendere il fuoco, chi con l'idea di utilizzare il phon per alimentare le fiamme). La brace ci ha messo pochissimo ad essere pronta, il problema è che dopo aver messo la carne non avevamo molta luce a disposizione e dovendo mantenere i rapporti di vicinato tra una chiacchiera e l'altra purtroppo abbiamo un po' bruciacchiato la carne... Peccato. Comunque siamo riusciti a mangiarla eliminando le parti un po' annerite (si sa che non va bene!). Per consolarci via con le biciclette lungo la bellissima ciclabile di Riccione fino alla gelateria Nuovofiore (http://www.vialececcarini.it/gelaterie/nuovo-fiore-riccione.php) per un bel gelato fragola cioccolato e panna montata (senza glutine). Poi eravamo tentati di andare in un locale molto in voga il sabato sera a Misano (l'ex Bobo) ma alla fine eravamo parecchio stanchi e non ne valeva la pena solo per un'oretta, così ci siamo intrufolati alla Mulata a Riccione Terme dove erano in corso diversi festeggiamenti di addii al nubilato e celibato, e ci siamo scatenati dopo aver sorseggiato un buonissimo mojito a 6 euro. Stanchi stanchissimi siamo rientrati alla nostra roulotte. La mattina successiva dopo colazione abbiamo fatto un salto al mare, per poi rientrare al campeggio per un veloce pranzetto con l'obiettivo di spostarci nel pomeriggio verso Cattolica per un giretto e per cambiare spiaggia. Così partiamo ed arriviamo in centro dopo una bella pedalata. Ci fermiamo adare una occhiata ad un negozio senza glutine di Cattolica che nel pomeriggio è chiuso, ma sarebbe potuta diventare una alternativa per la sera... Proseguiamo ma ppena parcheggiato la bici ci accorgiamo che la ruota dietro è bucata. Mannaggia è domenica come facciamo?! Nel frattempo  chiamano il Malcapitato per dirgli che il giorno successivo sarebbe dovuto andare a lavorare invece che restare con me al mare come programmato (una collega si è ammalata): inizio a pensare male. Dove si può trovare seduta-stante un bel cornetto rosso napoletano  antisf... ?! Iniziamo ad affrontare una cosa alla volta. Cerchiamo su internet alcuni indirizzi  ma i meccanici/negozi di bici sono tutti chiusi. Poi per fortuna ci viene in mente che Cattolica, come le altre cittadine romagnole della riviera, è patria dei "risciò"! E così vicino al supermercato Conad sulla litoranea troviamo un signore gentilissimo del noleggio scooter di Cattolica  (http://www.noleggioscootercattolica.com/) che ci  vende una camera d'aria e ci impresta gli attrezzi per sostituire la gomma bucata (non c'era il ragazzetto che se ne occupava, arrivava nel tardo pomeriggio). Fortunatamente il Tuttofare sa anche cambiare i copertoni delle bici (quante risorse, mi lascia stupefatta. Io che mi vantavo di saper montare le catene da neve, è meglio che non dica più niente ..). Così con la bici tornata come nuova e dopo un bagno defaticante nella spiaggia libera di Cattolica, ritorniamo velocemente al Camping per sistemare tutto e levare le tende. Tra una cosa e l'altra essendo già ora di cena decidiamo di fermarci a mangiare qualcosa nei dintorni. Io avevo già opzionato la pizza dei f.lli la Bufala del centro commerciale di Rimini quando il Golosastro, spulciando dal mio elenco locali rilancia per  Galiaz (http://nuke.galiaz.com/ - detta anche "la sprecata") una piadineria storica di Gabicce che lui frequentava tanti anni fa. Telefoniamo per sicurezza e mi confermano che hanno piadine senza glutine che comprano da fuori e la cuoca (che è celiaca) le farcisce direttamente sul posto. Arriviamo e troviamo l'ultimo tavolino libero... Il locale è pieno e c'è un bel po' da aspettare: pazienza è il ns. ultimo giorno di vacanze! Già nella mia mente pensavo di vedere arrivare una mega piadina per il Golosone ed una mini piadina per me (anche se avevo preso il menù grande da dividere con il Mangione). Invece la mia piada senza glutine era gigantesca, ben farcita e veramente buona. Soddisfazione! Forse non caldissima (per via dello squacquerone che ho voluto tassativamente) ma ottima. Nonostante le ultime avversità abbiamo chiuso il weekend in bellezza, pronti per ritornare alla dura realtà. La riviera romagnola è veramente magica!

P.S. : La carta identità è ritornata nelle mie mani solo poco tempo fa, ci ha messo più di un mese ad arrivare ed ovviamente non è colpa del corriere che è un mio amico!.. Senza parole.
























 

lunedì 13 ottobre 2014

Cosa cucino stasera? Ahi ahi..

Il dramma è sempre quello: farsi trovare qualche idea per la cena della sera stessa o per quella successiva, o chissà per l'intera settimana?! Molto spesso ci si ritrova a mangiare quelle quattro cose che ci vengono in mente, le più facili e veloci, per cui difficilmente faremmo errori... Insomma sempre quelle!  Così, nonostante tra blog e social network girino decine e decine di ricette, molte veramente accattivanti, decido di affidarmi ad una rivista a cui ho deciso di abbonarmi, in cui sono evidenziate delle ricette che oltre ad essere adatte ad una dieta, hanno un tocco di fantasia che le rende particolari e sembrano molto leggere..
Così per questa domenica ho deciso di preparare un nuovo piatto, oltre alla classica ciambella morbida senza glutine (che fortunatamente dura 4/5 giorni e si mantiene soffice e gustosa per tutto il tempo, l'unica che ho trovato con queste caratteristiche e che io ho preso da qui: http://nonsoloperceliaci.blogspot.it/2011/11/il-ciambellone-piu-soffice-del-mondo.html 
aggiungendo l'ananas in fondo alla teglia e sostituendo però la farina con il mix di farine naturali per impasti lievitati  http://uncuoredifarinasenzaglutine.blogspot.it/2010/06/mix-di-farine-naturali-per-impasti.html ) .
 Il piatto che ho deciso di fare per questa sera è un secondo di carne: lonza alla melagrana.
La melagrana ha ottime proprietà antiossidanti, ed è uno di quei frutti un po' "brigosi" e dimenticati che facevano al caso mio. In più non occorre stare sempre a controllare il tegame sul fuoco in quanto la cottura è al forno.
Ho rosolato la lonza al tegame con un po' di scalogno e olio. Poi ho spremuto una grossa melograna matura (proprio come se fosse una arancia) e l'ho versata sull'arrosto dopo averlo ricoperto di pancetta e di qualche rametto di rosmarino. E via in forno per 50/55minuti controllando ogni tanto la cottura e a metà coprendo il "bambino" con un po' di alluminio. Servito con un po' di sughetto e con qualche chicco di melagrana è ottimo.

Così il pomeriggio sono potuta andare a zonzo senza preoccuparmi almeno per questa sera di cosa avrei potuto mangiare... È stata una bella giornata in cui è stato organizzato un bellissimo evento a Bologna, il Sanlóccaday, tante bancarelle di artigianato ed altre iniziative su per la strada che porta a SanLuca, il faro di Bologna, il Santuario che tutti i bolognesi notano all'arrivo dall'autostrada, un luogo importante per la nostra città.
Non ricordavo una salita così tosta, forse ero un po' fuori allenamento.
C'erano tantissime persone, proprio emozionante.







sabato 27 settembre 2014

Corsica senza glutine - Haute Corse sans gluten

Corsica senza glutine (Corse sans gluten)

Stavo già iniziando a programmare la nostra settimana  itinerante (le mete prescelte erano Bretagna o Inghilterra) raccogliendo informazioni su località da vedere e locali con cucina gluten-free, quando il  Guastafeste ha deciso di ribellarsi e d optare per una meta con un clima più mite, con l'intento di godersi al massimo la stagione estiva (quest'anno purtroppo non molto benevola). I voli erano già troppo cari ed in Provenza eravamo stati l'anno scorso; abbiamo dato una occhiata ai traghetti per la Corsica: il costo non era molto alto e così abbiamo prenotato 2 posti  A/R e la traversata con la macchina da Livorno a Bastia. Noi adoriamo le chambre d'hôte ed eravamo un po' indecisi tra la scelta di un appartamento o queste soluzioni b&b. Alla fine, anche per avere la possibilità di vedere più posti senza fare troppi chilometri, abbiamo optato per queste ultime.
La nostra meta è stata la Corsica del nord (Haute Corse Sans Gluten) . Abbiamo fatto la traversata con Corsica Ferries  - partenza all'ora di pranzo ed arrivo nel pomeriggio. Ci siamo appostati all'aperto nella zona piscina, con musica, sdraio, ed una bella arietta... è passata in un attimo! 
Per fortuna avevo deciso di prenotare fin da subito la prima notte a Bastia presso la Maison du Madame Cardoni del circuito Gites de France (http://www.gites-corsica.com/chambre-d-hote-cardoni-marylene-a-bastia-dans-LE-GRAND-BASTIA-57561.html).  La casa è arroccata su di una collina sopra Bastia, con una vista incredibile sul mare. È una abitazione tipica dai colori provenzali e con un bellissimo giardino circostante. La nostra camera era al piano terra, arredata meravigliosamente. Spettacolare inoltre il bagno, grande quasi come la nostra stanza. Madame Cardoni è stata molto gentile cercando di aiutarci nella ricerca di una sistemazione per la notte successiva. Mai e dico mai (!!!) partire alla cieca senza un posto dove dormire per la notte successiva se non volete farvi assalire dall'ansia quando tutti rispondono che sono pieni. Poi per fortuna abbiamo trovato posto (anche se in montagna) sul Capo Corso e ci siamo più tranquillizzati. Ho avuto ragione comunque  ad aver voluto anche prenotare sin da subito dal terzo al settimo giorno un'altra chambre d'hôte verso Calvì! 
L'ora di cena si avvicina e così decidiamo di avventurarci al vecchio porto, io armata della mia card in francese, sperando di riuscire a mangiare qualcosa senza problemi. Il Golosone si fa tentare dai tanti ristorantini molto turistici che promettono mules Frites e piatti di pesce . Alla fine approdiamo in un ristorante lungo il molo, prendo una insalata senza salse, pesce alla griglia e un assaggio di mules, spiegando e raccomando di evitare ogni contaminazione con pane e farine. Il pasto non da problemi, ma la qualità è veramente scadente (chez Meme, quai des Martyrs): ci pentiamo della ns. scelta, ma ormai non possiamo farci niente. Facciamo un giro sul porticciolo e nella città vecchia, scarsamente illuminata da luci fioche che nascondono a tratti la decadenza delle abitazioni, semi-abbandonate e rovinate dalla salsedine.. Ma è già ora di andare a dormire, l'indomani sarà una bella giornata. 
È infatti un bel lunedì caldo di sole. Madame Cardoni ci ha preparato la colazione sul terrazzo sovrastante il giardino: un momento di pace e di assoluto godimento. La colazione è il momento più importante della giornata, e questa è partita sicuramente con il piede giusto. La preparazione del tavolo, le belle tovagliette gialle, le cocotte con le marmellate, le posate, le due zuccheriere con fino e canna distinti, i piattini.... solo questo mi fa felice, oltre alla vista del mare già di primo mattino. Per me yogurt, miele, frutta a gogo e the (oltre ai miei biscotti portati da casa) mentre per il Mangione i Canestrelli fatti in casa, biscotti vari ,frutta e yogurt. Staremmo qui tutta la mattina, ma dobbiamo traslocare.Vista la bella giornata decidiamo di recarci subito alla Plage du Lotu, partenza da Saint Florent. Le strade in prossimità del centro abitato si fanno trafficate, cerchiamo di parcheggiare in paese ma niente da fare, così proseguiamo oltre fino a quando non troviamo parcheggio vicino ad un porticciolo turistico. Proprio lì vediamo un cartello con indicazione di un servizio Taxi-boat per Lotu e La Saleccia: andiamo a sentire,  il prezzo è ragionevole 20 euro dalle 13.00 fino alle 18.00 . Ottimo. Facciamo un salto in paese a piedi per rifornirci di acqua ed alla ricerca di qualcosa da mangiare per il Golosone (io avevo già con me un panino) .Un giretto nella piazzetta, l'orario della partenza si avvicina e visto che il Tignoso si è imputato nel voler mangiare una crêpes  salata (in preparazione), mi avvio per assicurarmi che ci aspettino... Ovviamente arriva un ritardo e ci tocca di prendere i posti peggiori del gommone ossia i posti laterali senza seduta (aggrappati alle corde ed in bilico). Si parte con una musica stile Rocky e poi via , motore a tutta birra, non riusciamo a reggerci, è una impresa. In cinque minuti siamo arrivati, sembrava di essere sulle giostre.  Ahaah però divertente, anche se il Tuttofare armato di ombrellone, zainetto e pranzo al sacco nel trambusto si sbraga i pantaloni, uno strappo proprio nel sedere ..  Due risate e via si prosegue. Arrivati ci godiamo una spiaggia veramente spettacolare, da cartolina. Un colore che varia dal l'azzurro al celeste fino al turchese, in contrasto con la spiaggia bianca e la bassa vegetazione circostante. Bellissimo, un paradiso. Facciamo un bel bagno, ci rilassiamo sotto l'ombrellone a riparo dal sole mangiando qualcosa. Dopo un po' di relax, in attesa di fare un nuovo bagno,  decidiamo di avventurarci a piedi fino alla Saleccia. Sono circa 35/40 minuti senza grossi dislivelli. Arrivati ci accoglie una lunghissima e caraibica spiaggia, ma purtroppo anche tanto tantissimo vento. Non ci si riesce a stare. Facciamo un altro bagno tra le onde del mare increspato dal vento, qualche fotografia e si ritorna a Lotu per goderci l'ultimo tuffo in mare. Questa volta al rientro ci posizioniamo in prima fila sul taxi-boat, e lo sfortunato a cui è toccato il posto laterale sul gommone, a causa delle onde di un altro motoscafo, si è dovuto fare una bella doccia! Ora ci tocca di raggiungere la chambre d'hôte per cui abbiamo trovato posto all'ultimo secondo sul Capo Corso. La strada è lunga ma in un'oretta ce la caviamo e finalemente arriviamo da Gilles et Elise Medori - Figarella -Santa Maria di Lota tel.  04.95.33.25.65.   (http://www.chambres-hotes.fr/chambres-hotes_chez-gilles-et-elise_santa-maria-di-lota_464.htm). Sembra una tipica casa di montagna, mattoni a vista e scale che portano al piano superiore dove sono le stanze. Purtroppo abbiamo il bagno in comune con un altro ospite  (il prezzo è infatti la metà e rischiavamo diversamente di dormire sotto un ponte in macchina ). Poco male, l'altro coinquilino non c'è e ne approfittiamo per una bella doccia e per prenotare un ristorante che ci era piaciuto così, a prima vista, passando lungo la strada (dando un occhiatina  anche su Trip le recensioni non sembravano affatto male). Il ristorante era pieno ma proviamo ad insistere un po' ritardando il ns. arrivo per le h.22 e così ci danno conferma. Arriviamo al Restaurant La Place Sa Marino di Lota (tel. 04.95.31.82.61.  http://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g482907-d1333456-Reviews-Restaurant_La_Place-San_Martino_di_Lota_Haute_Corse_Corsica.html) e decidiamo di mangiare all'aperto. Ci fanno accomodare in una bella terrazza e visto che in paese c'è una festa con musica popolare che giunge fino a lì, devo dire l'atmosfera è molto gradevole. Diamo uno sguardo al menù e mi informo dai camerieri sulle pietanze che avrei potuto mangiare. Lo chef mi dicono è informato sul senza glutine, vanno in cucina e mi confermano che dal menù posso scegliere la Salade de Poulpe, Mignon de Porc grillè au miel et une assiette de fromages corses: tutto ottimo. Il locale è elegante, il personale molto gentile, finalmente una serata romantica e rilassante tutta per noi. Dopo cena, facciamo un giretto in paese e ritorniamo alla nostra locanda per una bella mattina. Dopo colazione ( non così bella come quella del giorno prima ma comunque dignitosa) ci aspetta il giro del Capo Corso. È una giornata di tempo incerto, ed infatti pesanti nuvoloni neri ci attendono nel primo pomeriggio. Il paesaggio del Capo è particolarmente bello: piccoli paesini arroccati si alternano a scogliere a picco e a piccole baie, a cui fanno guardia imponenti torri di vedetta. Facciamo sosta ad Erbalunga, piccolo borgo carino, a Macinaggio (dove facciamo spesa per il pranzo, io me la cavo con un po' di verdura e prosciutto, il Golosone fa sosta dal fornaio del paese) e picnic improvvisato vicino a Rogliano. Attraversiamo il Capo ed arriviamo a Centuri, fermandoci in un punto da cui si può intravedere in lontananza Barcaggio (il punto più a Nord della Corsica) el'Ile de la Giraglia. Piove purtroppo e le strade si fanno molto più brutte ed impervie da questo lato del Capo. Per fortuna il tempo poco dopo si fa più mite ed arriviamo a Nonza. Facciamo una sosta e qualche foto sulla bellissima spiaggia nera di ciottoli. Siamo quasi investiti da una onda anomala quando decidiamo che è giunta l'ora di avvicinarsi  alla prossima meta, Calvì. Ci rimettiamo alla guida. Superiamo il Desert des Agriates, una vasta area montuosa e disabitata che all'ora del tramonto acquista un fascino unico (al confine con il mare ci sono le bellissime spiagge di Lotu e di Saleccia) e proseguiamo finalmente fino alla Casa Fior di Macchia di Calenzana, ai piedi delle montagne che sovrastano la costa nord della Corsica (da Roberta e Maurizio che hanno deciso di trasferirsi qui dall'Italia per una nuova e meravigliosa avventura http://www.homelidays.it/casa-vacanze/p6242434?uni_id=2158313). Siamo un po' stanchi per i chilometri percorsi in questa giornata ma ci rincuora sapere che resteremo fissi qui per i prossimi 5giorni. La casa è molto bella ed arredata con cura; la nostra stanza è ampia e con una vista meravigliosa sul giardino e sul mare (si vede un bellissimo tramonto la sera). Decidiamo di andare a mangiare a Calenzana, nel vicino paese e ci rechiamo a caso presso il ristorante Vin 214 (http://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g1073586-d3199-Reviews-Vin_214-Calenzana_Haute_Corse_Corsica.html -  preso vino e carne con accompagnamento di patate al forno e insalata,  gusto nella media ma tutto bene almeno, nessun sintomo strano).  La mattina successiva il tempo è ancora incerto seppur in miglioramento e decidiamo di fare un giro alla Cittadelle di Calvì, molto carina con una bella vista dall'alto. Il cielo man mano si apre e così decidiamo di andare un po' al mare; individuiamo una bella baietta, la Plage de l'Alga, mare turchese ed un baretto molto animato nelle vicinanze. Per raggiungerla occorre percorrere in discesa un tratto di strada sterrata a tornanti, altrimenti si può decidere di lasciare la macchina sulla strada e scendere a piedi.  Avevamo già preso qualcosa da mangiare take away e così decidiamo unicamente di rilassarci un po' e goderci un bel bagno. La baia è piena di gente, riusciamo ugualmente a montare l'ombrellone ma verso il tardo pomeriggio, animati dal ns. spirito escursionistico decidiamo di levar le tende ed incamminarci verso il faro in cima al promontorio. Ci vorrà un'oretta per raggiungerlo ma ne vale la pena, la vista è bellissima, i colori del tramonto rendono il paesaggio unico. Avvistiamo altre calette isolate che avremmo potuto raggiungere a piedi con un po' di buona volontà. Peccato ma siamo già contenti così... Giunta ora di cena ci avventuriamo a Calvì alla ricerca di un ristorante: giriamo tutto il paese ma non riusciamo ad inviduare niente che ci ispiri (sono tutti molto turistici) e così alla fine giungiamo ad un compromesso fermandoci in un locale sulla via pedonale, dove vedo in menù delle belle insalatone a prezzi ragionevoli. Alla fine tutto bene e mi sazio. Un giretto per i localini del porto e a nanna presto. La mattina alla Casa Fior di Macchia le colazioni sono veramente piacevoli, così come l'atmosfera e la compagnia dei padroni di casa e di Mirtina (la cagnolina di Roberta, coccolona e simpatica). Si mangia all'aperto sotto un pergolato. Per me yogurt, the ed i  biscotti portati da casa (più la frutta presa in giro in paese), mentre il Golosone fa la sua parte e si "pappa" anche la torta alla farina di castagne di Roberta. Chiediamo un po' di informazioni sui luoghi da visitare e ci accordiamo per cenare lì in serata al prezzo concordato di 20 euro. Roberta si è resa molto disponibile a cucinare per me anche della pasta senza glutine che avevo preso da casa insieme ad un mio pentolino e scolapasta. La meta di oggi : la yeuseraie du Fango (http://www.balagne-corsica.com/reserve-de-biosphere-du-fango.html) e la balade en Canoe dans le Delta du Fango (http://delta-du-fangu.com/). Raggiungiamo le montagne ed arriviamo al fiume Fango (che pare in secca mentre in realtà l'ultimo tratto passa sottoterra e quindi non è visibile) e poi risaliamo con la macchina verso le montagne lungo il fiume fino a quando non arriviamo ad un'area di sosta ben indicataci da Maurizio. Parcheggiamo e ci incamminiamo verso il fiume:dei colori meravigliosi, dal verde al rosa, un'acqua trasparente bellissima. Prendiamo con noi l'occorrente per un bel picnic individuando un bel posticino vicino al fiume, all'ombra. Io che di solito disdegno i fiumi devo ricredermi, ci sono dei punti d'acqua bellissimi, con tante buche dove possibile fare il bagno e salti dalle rocce. Ci sono anche delle piccole cascatine, per cui sedendocisi a ridosso  si possono fare dei bellissimi massaggi naturali. Una goduria. Restiamo fino al pomeriggio, poi inizia ad arrivare molta gente e decidiamo di ritornare indietro verso il delta del fiume, visitabile con canoe. Non appena capiscono che siamo italiani ci rimproverano dicendo che di solito siamo quelli che fanno più casino (mah ho qualcosa da dire a riguardo)  mentre in realtà trattandosi di un posto protetto con un importante equilibrio idro-faunistico , occorre fare assolutamente silenzio e rispettare strettamente alcune regole, tra cui  la distanza da una canoa all'altra e dalle sponde del fiume. Questa  visita, che dura circa un'oretta, mi è piaciuta molto: si entra in contatto con la natura e si ha la possibilità di vedere tartarughe, ninfee in fiore bellissime , uccelli acquatici ed altre specie. Rientriamo rilassati riattraversando le  montagne che all'ora del tramonto assumono colori rossastri bellissimi. Ci aspetta una piacevole cena alla Casa Fior di Macchia. Roberta ci prepara una gustosa salsina con melanzane come antipasto (che io ho prontamente spalmato sul mio pane sg) e poi una pasta alle verdure (per me caserecce integrali sg) ed una frittata con verdure. Per finire un buonissimo sorbetto al mandarino (l'albero in giardino è molto prolifico) ed un ottimo digestivo che ho potuto assaggiare anche io. Tante chiacchiere, vino e la serata passa piacevolmente in un baleno. Cotti andiamo a dormire. Il giorno successivo è una bella giornata, si va al mare! Ci facciamo consigliare una bellissima baietta nascosta e sconosciuta ai turisti di massa, la Plage du Giorgio. Non posso rivelare dove si trova, altrimenti perderebbe il suo fascino, ma i fortunati che la troveranno godranno di un bellissimo punto di mare turchese ed isolato. Verso l'ora di pranzo decidiamo di spostarci verso un'altra spiaggia poco distante, vicina alla Plage de Ghjunchitu, la vicina Plage du Bodri. Decidiamo di fermarci a mangiare al baretto sulla spiaggia Le Sindbad dove ho potuto prendere una bella caprese senza salse (specificare sempre), condita al tavolo con olio di oliva e sale. Ottima ed abbondante. La nostra giornata finisce rilassati al mare tra un bagno e l'altro. In serata decidiamo di andare a vedere uno dei tanti paesini di cui è decantata la bellezza. Avevamo già fatto un giretto a Pigna, borghetto carino ma minuscolo e un po' insignificante, così puntiamo a Sant'Antonino. Partendo da Calenzana ci avventuriamo per le strade di montagna che passano tra Zilia, Montegrosso, Cateri, strade strettissime, mulattiere per capre che incontriamo lungo il percorso  così come  mucche e lepri... Una sorta di safari notturno, visto che è già calato il sole e la fame di fa sentire. Finalmente troviamo le indicazioni per Sant'Antonino. Maurizio ci aveva detto che lungo la strada avremmo trovato un posticino simpatico dove facevano pizza al forno a legna e carne alla brace e così è stato: U Spuntinu (0612969443 - http://www.tripadvisor.co.uk/Restaurant_Review-g187139-d4793943-Reviews-U_Spuntinu-Corsica.html). Affamati ci siamo fermati e mentre il Golosone ha preso una bella pizza (del tipo sottile, ma gustosa a suo dire... e ovviamente con glutine) per me carne alla griglia (cotta su una griglia ben separata rispetto alla pizza) e insalata. Il localino è rustico ma molto carino, si mangia all'aperto nel cortile e qualche gatto viene a fare le fusa sperando di racimolare qualcosa. Siamo stanchissimi e rinunciamo ad arrivare fino al paese, anche se era proprio lì a due passi (avremmo dovuto girare a piedi, era mezzanotte passata e non c'era nessuno... Il letto ci attendeva!!). Siamo arrivati così al nostro ultimo giorno in Corsica. Abbiamo sentito parlare della spiaggia sulla foce de fiume Ostriconi e così vi ci dirigiamo. Si parcheggia lungo la stradina sterrata e poi si percorre impropriamente un sentiero in mezzo alla macchia attraversando un ponticello che porta... ad un guado! Non sapendo come fare e vedendo tutti attraversare questa melma marrone, ci adeguiamo e via i pantaloncini e le scarpe, caricandoci in spalla tutti i nostri fagotti. In realtà Maurizio e Roberta ci hanno poi spiegato che proseguendo lungo la stradina sterrata saremmo arrivati in un punto dove non occorreva guadare... E inoltre la nostra fatica non è stata per niente ricompensata : il mare è di un colore bluette triste e più che altro è pieno di alghe. No,no,no lo Starnazzante  vuole tassativamente fare almeno tre o quattro bagni oggi, e così torniamo indietro, ovviamente guadando nuovamente il fiume (che saluteremo definitivamente) per tornare alla spiaggia di Ghjunchitu (vicina a Bodri). Acqua turchese, mare da favola non ci manca nulla.... Inizia però a venirci un po' fame e proviamo ad avventurarci nel baretto/ristorante vicino. Il ristorante sembra un po' caro, mentre il bar non offre insalatone : ho potuto prendere unicamente un gelato Algida (il magnum "francese" di cui nn ricordo il nome sull'incarto riporta la scritta sans gluten). Un'altra bagno e via verso la nostra casina per preparare le valigie. Facciamo prima un salto al Casino di Calvì prr prendere con noi qualcosa da portare a casa (per me il fantastico vino rosè della zona di Patrimonio) e notiamo un intero scaffale di prodotti a marchio Shar senza glutine (oltre a due piatti pronti a marchio Casino che forse non avrei mangiato nemmeno sotto tortura ahah ). Per cena chiediamo indicazioni ai nostri padroni di casa che ci consigliano di mangiare a Calvì alla Piazzetta (che non avevamo visto i giorni  prima passando http://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g196482-d2251707-Reviews-A_Piazzetta-Calvi_Haute_Corse_Corsica.html). Il  ristorante si trova in una piazzetta un po' interna ed è pieno ma fortunatamente troviamo posto. Ho chiesto indicazioni al cuoco per poter mangiare il menù del giorno, e mi è stato detto che potevo tranquillamente prendere  della charcuterie corse (affettati tipici corsi artigianali) e polenta con cinghiale molto buona. Vino rosato (abbiamo provato quello bianco ma non ci piaceva per niente). Una bella serata, un saluto alla cittadina e pronti per partire il giorno dopo. 
Il rientro verso Bastia è stato piuttosto lungo ; per darci un po' di carica la mattina ci siamo fermati per prendere un buon caffè e dare una occhiata al meraviglioso panorama dalla fantastica terrazzina del bar  Licciola  (https://www.facebook.com/pages/Licciola/180025458694926?sk=timeline&ref=page_internal) . 
Un ultimo saluto a questa terra, che ci ha stupito per i suoi colori meravigliosi e per il forte senso di appartenenza di chi vi vive, e si ritorna a casa.